Premessa

Per la corretta realizzazione di imboschimenti, rimboschimenti, ricostituzione boschiva di popolamenti forestali degradati, impianti di arboricoltura da legno, nonché interventi di riqualificazione urbana e di valorizzazione del paesaggio, è fondamentale la qualità del materiale di propagazione forestale da impiegare, anche al fine di conservare la biodiversità, valorizzare le entità tassonomiche e gli ecotipi di elevato valore genetico, salvaguardare le specie in estinzione, ecc… nonché evitare fenomeni di inquinamento genetico.

In tal senso, la vivaistica svolge un ruolo importante in quanto presuppone la conoscenza dell’entità e della distribuzione della variabilità genetica delle specie da propagare. Se da un lato, sono stati identificati i popolamenti da seme, dall’altro lato è necessario continuare la ricerca di nuova variabilità genetica di altre popolazioni presenti in Sicilia, e quindi identificare nuovi ecotipi locali di elevato valore genetico, da tutelare e moltiplicare.

Peraltro, si ricorda che la Sicilia è fra le regioni d’Italia più ricche di biodiversità, sia di specie vegetali che animali, con una elevatissima presenza di specie endemiche e popolazioni autoctone. Attualmente si stimano 3.200 entità vascolari, di cui oltre l’11% rappresentate da entità endemiche. In Sicilia si concentrano più di 10 entità prioritarie, endemiche e ad areale ristretto, fra cui Abies nebrodensis, Leontodon siculus, Aster sorrentini, Zelkova sicula, ecc… Anche se non è noto per tutte le specie, è evidente, altresì, come all’interno dello stesso taxa sia possibile un’elevata variabilità genetica soprattutto per le quelle unità ad ampia distribuzione, grazie alla forte variabilità ambientale della Sicilia.

Il seme è il principale mezzo di riproduzione della specie; la produzione di materiale di base selezionato rappresenta un passo fondamentale per l’attuazione di programmi di forestazione produttiva e/o naturalistica. L’impiego di materiale locale è il presupposto principale della forestazione, in quanto può possedere migliore qualità adattative e, contemporaneamente, è necessario evitare il rischio di inquinamento genetico che si corre importando altro materiale non indigeno. Tali considerazioni tuttavia sono estensibili anche alle specie erbacee.

Come è noto il D. Lgs. 386/2003 “Attuazione della Direttiva 1999/105/CE relativa alla commercializzazione dei materiali forestali di moltiplicazione” regolamenta la produzione, la conservazione, il commercio e la distribuzione dei materiali forestali di moltiplicazione per i quali il Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana, nella qualità di Organismo Ufficiale, rilascia apposita licenza ed espleta attività di controllo in ambito regionale.

In Sicilia, l’individuazione e la caratterizzazione dei popolamenti da seme sono state improntate coerentemente a quanto disposto dalla suddetta normativa.

Allo stato attuale, in Sicilia, le specie forestali sottoposte alla disciplina del D. Lgs. 386/2003 sono 140, di cui 84 di interesse regionale. Il materiale di propagazione di queste piante, se destinato ai fini forestali, deve essere prelevato esclusivamente presso uno dei 108 popolamenti da seme selezionati nel territorio siciliano, indicati nei decreti dirigenziali n° 425/2009 e n° 1053/2009, emessi dal Comando Corpo Forestale e registrati nel Registro dei materiali forestali di base. Il materiale raccolto al di fuori di tali siti non potrà ottenere la certificazione e quindi non potrà essere utilizzato per usi forestali.